In cucina dopo teatro

a cura di Roberta Scarazzato, Robidigusto

Facciamo finta di essere a teatro, c’è Prokofiev con Romeo e Giulietta, la danza dei Cavalieri, quale mood gastronomico traete? È un quesito meramente emozionale, perché si parla dello sconquasso sensoriale.

Verona è lo scenario che travalica i confini. Era la cucina dei Castelli, sostenuta anche dalla poesia. Io a una Giulietta con il suo Romeo n. 13, abbinerei un robusto Barbaresco e poi frutta, mostarda di mele, ideale per pulire la bocca quando si assaggiano formaggi come un BITTO STORICO, prodotto in alpeggio, sulle Prealpi Orobie tra giugno e settembre, da latte di vacca crudo e latte di capre di razza orobica. Ma anche prodotti che arrivano da lontano, come il merluzzo islandese Gadus Morhua affumicato lentamente, quasi per gelida fiamma! 

Non cucina d’amore ma di leggendario disarmonico caos! 

La verità è che, guidata da note in crescendo e armonie profonde, mi infilerei in una trattoria cherchez “la fame”, dai sapori decisi, a trovarla con il lanternino!

A voi l’ardire!


E dopo il Pane fatto in casa, l’Orto in vaso!

I GERMOGLI

a cura di Roberta Scarazzato, Robidigusto

Farsi dei germogli in casa è molto semplice. Basta acquistare dei semini, tenerli a bagno per qualche giorno et voilà!  Sembra facile e lo è, in effetti il risultato è colorato, buono e light!

Si può far germogliare di tutto: semi di broccolo, di cavolo, di porro, di aglio, di alfa alfa (o erba medica), di trifoglio, di fagioli mungo (i fagioli verdi, comunemente noti come semi di soia), di ceci, di lenticchie, di senape, di azuchi rossi, di finocchio, di piselli, di avena, di kamut, di segale, di zucca ecc… Ognuno ha il suo sapore, qualcuno lo associa alla saporosità delle noci, del riso nero e del burro.

La maggior parte dei germogli cresce in 3/5 giorni (6 per i semi di girasole). Una volta pronti basta versarli in uno scolapasta dai buchi un po’ grandicelli, mettere sotto una ciotola che lo contenga, riempire con l’acqua, muovendo i germogli con le mani ripetutamente in modo da liberarli dalle pellicine del chicco. Sollevare poi lo scolapasta per permettere alle pellicine di passare dai buchi. Questa operazione va ripetuta diverse volte fino ad ottenere dei germogli puliti. Lasciare scolare qualche minuto e riporli in un barattolo di vetro con un coperchio a vite. Si conservano per circa una settimana.

Detto questo, per fare i germogli non è necessario acquistare un germogliatore, ma possono bastare barattoli di vetro, vassoi e alveoli in plastica, R-PET fino a 100% e bioplastica realizzati per proteggere, valorizzare e preservare la freschezza degli alimenti, come quelli in cui sono conservati frutta e ortaggi al supermercato.

Questi germogli si utilizzano crudi e/o cotti, in particolare nelle insalate, su crostini, a crudo sopra le zuppe di verdura, insieme a formaggi a pasta fresca.

Quali semi scegliere?

Si possono far germogliare quasi tutti i semi ma i più indicati sono: frumento, soia verde, erba medica, miglio, ceci, fagiolo, fieno greco, grano saraceno, lenticchie, senape. Sono ottimi anche i germogli dei semi di zucca, riso integrale, avena, segale, fava, sedano, cocomero, melone…

Discorso a parte per l’aglio e la cipolla, presenti in ogni casa: questi due ortaggi aromatici possono germogliare in modo libero producendo un fusticino e foglie verdi; solitamente si buttano commettendo un grosso errore perché ci si priva di un significativo apporto bio-nutrizionale.

Continuate a seguirci: nei prossimi giorni vi sveleremo le tre tecniche di germogliazione, i test, quali germogli devono essere consumati cotti, i perché e i percome di questo alimento naturale, (primo prodotto della germinazione del seme).


Forse ne abbiamo bisogno

IL FORAGING COS’È

a cura di Roberta Scarazzato, Robidigusto

Tradotto dall’inglese, il foraggiamento è ricerca di risorse di cibo selvaggio, ovvero raccogliere erbe e piante spontanee in aree naturali (boschi, foreste, prati e campi, laghi e mari, lungo gli argini dei fiumi e nelle lagune), per impiegarle poi in cucina.

Introduco questo interessante argomento partendo dal presupposto che torneremo a vivere una vita autdoor e questa è proprio un’attività dal fascino d’antan, deliziosa, che favorisce il risveglio di mente e corpo ed è in grado di rafforzare il nostro legame con la natura!

Siamo ancora nella fase di riscaldamento ma voglio subito dirvi i fondamentali:

– Nessuno nasce botanico

– Vivamente consigliato il foraging accompagnati da un esperto se non si è in grado di distinguere le erbe buone da quelle cattive.

– rispetto del territorio, è obbligatorio raccogliere solo una parte della pianta in modo da lasciarne altre sul posto per garantirne la sopravvivenza e non attingere erbe sui bordi delle strade o in zone vicine a fonti d’inquinamento

– attenersi alle leggi nazionali e regionali di raccolta

Quali e quante sono le erbe buone?

Un infinito numero

Vi segnalo le più conosciute e come usufruirne, come a dire, fare foraging senza saperlo. Ovvero, quelle di facile reperibilità, che i nostri nonni approvvigionavano con metodo consolidato, insieme alla raccolta di funghi e castagne.

Irritata dal marketing di ortaggi e frutti traslucidi ecco un elenco per un buon inizio:

Tarassaco

Tarassaco, decotti, fiori in insalata, boccioli sotto sale

Asparago selvatico, fate vobis

Finocchietto selvatico, sughi della trinacria, maiale, pesce

Ortica, per sontuosi risotti o frittate

Aglio selvatico, fatevi un giro al parco di Monza, da sapore a insalate, formaggi, pesci

Corbezzolo, confettura, aceto, liquore

Cicoria, come non detto…

Sambuco, i fiori in pastella, possibile che il fritto faccia così male? No. Purché non si esageri.

Pratolina, le margherite, piccole e rustiche, le tritiamo e le uniamo a un formaggio fresco? Sì

Trifoglio rosa, ottimo per torte salate e pasta ripiena

Luppolo, cespitoso, morbido come un pesto!

E al mare, origano, capperi, bieta marittima

… ma le culture millenarie traboccano di curiosità, come questa: l‘albero di natale (abete rosso) si può mangiare!  

I germogli in insalata, gli aghi per un risotto dal sentore balsamico, la seconda corteccia, quella interna, la si può polverizzare e  rendere farina di pino per biscotti, pane, focacce.

Per me tutto questo è meraviglioso!


E tu, conosci delle erbe dimenticate? Quale raccogli e quale utilizzi per cucinare o per fare una tisana?

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I condimenti alternativi

Oggi in tavola le spezie

a cura di Roberta Scarazzato, Robidigusto
PEPE ROSA

Il Pepe rosa (Schinus terebinthifolius) appartiene alla famiglia delle Anacardiacee ed è originario del Brasile e del Perù. I frutti di questo albero assomigliano a piccole bacche di pepe dal bellissimo colore rosso rosato intenso. Impiego in cucina: aroma dolce e aromatico con sentori di anice e pepe e una lieve nota canforata. Si accosta bene a pesce, vitello, verdure. Dato il suo sapore delicato è una spezia molto utilizzata a scopi decorativi.


CURCUMA

La Curcuma fa parte della famiglia delle Zingiberacee (la stessa dello Zenzero). Proviene dal sud est asiatico anche se è diffusa oramai in tutte le zone tropicali e sub tropicali del mondo. Normalmente si acquista in polvere, di un bellissimo colore giallo/arancio intenso. La parte della Curcuma utilizzata in cucina è il rizoma, che viene prima scottato in acqua bollente, poi spelato e infine disidratato. Si trova commercializzata quasi sempre in polvere perché sarebbe estremamente difficile polverizzarla con strumenti casalinghi. Impiego in cucina: ben si affianca ad altre spezie e ha la proprietà interessante di ‘amalgamare’ i sapori, per questo è largamente utilizzata nella cucina indiana per insaporire quasi ogni tipo di piatto: verdure, legumi, pesce, carne, riso. Fin dall’antichità la Curcuma è stata utilizzata in oriente e Medioriente come spezia, come tintura naturale e come medicina.


CUMINO

Il Cumino è il seme di una pianta originaria del bacino del Mediterraneo ma ormai diffusa in tutto il mondo. I suoi semi sono simili a quelli dell’anice e del finocchio, della cui famiglia botanica fa parte, ma più sottili e più scuri. Impiego in cucina: è utilizzato in moltissimi piatti della cucina nordafricana, indiana e sudamericana. Ha un sapore unico, pungente e leggermente amaro con un odore intenso e forte. Poiché ha un alto contenuto di oli essenziali può essere tostato in padella a secco, senza olio, per rinforzarne il sapore prima di usarlo macinato o intero, si consiglia tuttavia di non eccedere nelle quantità, proprio per la forza del suo aroma.


SENAPE (in polvere)

La Senape appartiene alla famiglia delle Brassicacee. I semi sono sferici e di colore giallo intenso. Il loro sapore è più delicato rispetto alla varietà nera. Impiego in cucina: utilizzata sostanzialmente per la produzione della senape in crema che accompagna numerosi piatti in tutto il mondo occidentale. In Inghilterra è frequentemente commercializzata in polvere piuttosto che in semi. In questa forma può essere sfruttata anche per marinature e rub.


Approfondimento legato all’articolo “Non ci resta che stare alla larga

Durante i prossimi appuntamenti mi occuperò di condimenti light  per ortaggi, carni bianche e rosse, selvaggina, pesci,  crostacei e darò ancora dispense su alcune spezie. Antiche sfumature che danno preziosità alle pietanze. Io le ho trovate in giro per il mondo, nelle odorose medine e al bailamme dei SOUK marocchini, ma anche nella mia città, Milano.

(“SPEZIE” contenuti  estratti da  libro che ho curato in qualità di editing Chef “FATTI MANGIARE DALL’AMORE” anno 2014 di Cochonnerie- Labile-Collettivo). Un libro corale di cucina e letteratura, disponibile su www.ilmiolibro.it

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www.tuttelespeziedelmondo.it

TiGusto in casa Fajitas

Le ricette dei nostri follower

Agnello Tex Mex (Fajitas di Agnello)

il secondo proposto da Silvia Sebastiani

INGREDIENTI

  • 400 gr di agnello (io ne ho trovato pochissimo oggi al super e ho fatto metà manzo e metà agnello purtroppo)
  • 2 peperoni
  • 1 cipolla bianca
  • 1 peperoncino fresco
  • pepe (io ho usato quello di Sichuan)
  • olio EVO
  • Guacamole:
  • – 1 avocado maturo
  • – 1 cipollotto
  • – 3 pomodorini pachino
  • – lime o limone
  • – peperoncino
  • – pepe QB
  • – sale QB
  • Salsa allo yogurt
  • – 100 gr di yogurt greco
  • – menta QB
  • – sale
  • – lime o limone
  • – aglio 1 spicchio intero

Fagioli tex mex (io ho preso quelli in scatola) Tortillas

Tagliare a striscioline la carne e lasciare marinare in frigo con zeste di limone, un po’ di succo, pepe.

Tagliare a strisce e far saltare i peperoni e la cipolla. Togliere dalla padella e nella stessa cuocere la carne con olio, pepe. Poi unire i peperoni e le cipolle.

Guacamole: pulire l’avocado e schiacciarlo grossolanamente con una forchetta spremendo subito il limone per evitare che annerisca. Togliere i semi dai pomodori e farli a cubettini. Tagliare il cipollotto e il peperoncino fresco. Unire tutti gli ingredienti e lavorare grossolanamente con un tarocco. Aggiustare di sale, pepe, olio.

Crema allo yogurt: spremere lo spicchio nello yogurt. Sminuzzare la menta e aggiungere alla crema sale, limone.

Scaldare le tortillas su una padella da crepes. Aggiungere la carne con peperoni e cipolle Guarnire con le salse e i fagioli secondo i propri gusti Chiudere a cono.

TiGusto in casa Tortino verde

Le ricette dei nostri follower

Tortino verde su crema di formaggio e crumble di nocciole

l’antipasto proposto da Rosetta Petruzzo

INGREDIENTI:

Per il tortino:

450gr di zucchine + 2 uova + 80gr di ricotta  vaccina+ 20gr di pecorino grattugiato + timo + zenzero fresco + 1 cipolla rossa di Tropea + sale olio e pepe qb

Per la salsa:

125 ml di latte intero + 12 gr  di burro + 20 gr di farina + 1 tuorlo + 9 gr di panna fresca + 15gr di Asiago + noce moscata + sale qb

Procedimento:

Far sudare la cipolla con poco olio, aggiungere le zucchine tagliate a rondelle, lavarle e tamponate; farle cuocere per 15 minuti. Metterle nel frullatore con il resto degli ingredienti e frullare fino ad ottenere un composto rustico, non una crema

Imburrare i pirottini o le cocottine e cuocere in forno statico a 170° per 30 minuti.

Preparazione della Salsa:

Scaldare il latte.

In un pentolino a parte preparare il roux con burro e farina. Aggiungere il latte poco alla volta, mescolare per evitare che si formino grumi quindi spegnere la fiamma. Aggiungere la noce moscata grattugiata, il formaggio grattugiato poco alla volta, continuando a mescolare, infine aggiungere i tuorli sbattuti a parte e la panna fresca. Amalgamare il tutto.

Preparazione del Crumble:

Far tostare in un pentolino le nocciole e il pane carrè tritati a coltello, con un po’di timo e un pizzico di sale.

IMPIATTAMENTO:

Adagiare il tortino sulla crema di formaggio cosparsa del crumble. Si può servire sia caldo che freddo….Io preferisco caldo

TiGusto in casa Salmone

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Salmone glassato al miele e salsa di soia

il secondo proposto da Antonella Bassini

INGREDIENTI:

  • 600gr salmone
  • 10gr salsa di soia
  • 90gr miele
  • 1 lime
  • 1 arancio
  • olio evo
  • sale
  • pepe

Procedimento:

Prendete il salmone e levategli le lische con l’aiuto di una pinza da cucina. Passate i polpastrelli sulla carne del salmone e troverete tutte le lische. Togliete la pelle e tagliate a tranci il salmone.

Spremete tutto il succo del lime e dell’arancio e mettetelo in una pirofila. Aggiungete la salsa di soia, l’olio evo e il miele. Mescolate tutti gli ingredienti della marinata.

Adagiate i filetti di salmone nella marinata, coprite con pellicola e fate riposare in frigorifero per circa 45 minuti.

Terminata la marinatura fate riscaldare una piastra sul fuoco e quando è rovente cuocete i tranci di salmone fino a cottura.

Servite immediatamente i tranci glassati accompagnando con del riso basmati bollito.

TiGusto in casa Dolce veloce

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Ricotta, miele e caffè

il dolce proposto da Davide Allevi

DESCRIZIONE:

Dolce dell’ultimo minuto con quello che abbiamo in casa pronto in 2 minuti.

Prendete della ricotta vaccina, prendetela buona, non quelle robacce lisciate.

Prendetela fresca e ancora umida perché se usate quella asciutta non avrete un buon risultato.

Mettetela in una ciotola e mischiatela bene, con energia, aiutatevi con un cucchiaio e saggiatene la consistenza, deve essere priva di grumi.

Adagiatene uno o due cucchiai nella coppetta o mini porzione che servirete e fate colare sopra un cucchiaino di miele.

Finite con polvere di caffè (quello che mettete dentro la moca) e servite.

TiGusto in casa Lasagne

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Lasagne verdi emiliane

il primo proposto da Monica Meglioli

INGREDIENTI (per 6 persone)

Per la pasta:

  • 300 gr di farina
  • 3 uova
  • 30 gr di spinaci lessati

Per il condimento:

  • 800 gr di ragù di carne
  • 150 gr di parmigiano reggiano grattugiato

Per la besciamella:

  • 1 litro di latte
  • 90 gr di burro
  • 60 gr di farina
  • sale
  • noce moscata

PREPARAZIONE:

Per prima cosa cuocere il ragù di carne, poi preparare la pasta in questo modo:

Fare una fontana di farina su un tagliere di legno, al centro sbattere le uova e mettere gli spinaci lessati, strizzati e tritati.

Impastare finché non si avrà un impasto liscio ed omogeneo. Lasciarlo riposare una mezz’ora e poi tirarlo con il mattarello, l’altezza dovrà essere di 2-3 mm.

Tagliare la pasta in rettangoli uguali alla grandezza della teglia in cui verranno cotte le lasagne. Lessare i rettangoli di pasta in acqua bollente leggermente salata per un paio di minuti. Scolarli e raffreddarli con acqua fredda in modo che la cottura si blocchi e stenderli su un panno da asciugare.

Dopo aver preparato la besciamella, imburrare la teglia da forno e iniziare a comporre le lasagne mettendo sul fondo un mestolo di besciamella ed uno di ragù stendendoli per bene. Poi sistemare il primo strato di sfoglia, in seguito il ragù, la besciamella e una manciata abbondante di parmigiano reggiano. Continuate in questo modo finché gli strati di pasta non sono esauriti quindi infornare a 180° per circa 40 minuti.

TiGusto in casa Polpo

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Polpo croccante con chips di zucchine e fiori di rosmarino

il secondo proposto da Davide Allevi

INGREDIENTI:

1 kg di polpo, zucchine, fiori di rosmarino.

PREPARAZIONE:

Lavare le zucchine, tagliarle a rondelle molto fini (altrimenti, durante la frittura, non si arricceranno e risulteranno troppo molli) lasciarle asciugare al sole per un paio d’ore.

Scongelare il polpo (opinione personale; il polpo congelato risulterà  più morbido perché  durante il congelamento le fibre dello stesso si tendono, quindi possiamo evitare di fare il procedimento dello shock termico) metterlo in pentola a pressione con acqua fredda – fino al segno – e leggermente salata.

Aspettare che la pentola fischi. Attendere altri 10 minuti e poi spegnere, fare sfiatare, togliere il polpo dalla pentola e metterlo in acqua fredda.

Olio per frittura in padella, friggere le zucchine fino ad ottenere l’effetto chips.

Scaldare la griglia, tagliare il polpo a pezzetti lasciando interi i tentacoli.

Grigliamo velocemente solo i tentacoli ed impiattiamo a nostro piacimento.

Spolverare con fiori di rosmarino appena colti.

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