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Chardonnay: il più Conosciuto al Mondo

Origini e Curiosità

Lo Chardonnay, l’uva più famosa e diffusa al mondo, ha origini intriganti che risalgono probabilmente alla Borgogna francese, dove fu piantato dai monaci cistercensi dell’abbazia di Pontigny. Tuttavia, esiste una leggenda che ci trasporta in Medio Oriente. Secondo questa versione, lo Chardonnay sarebbe arrivato in Europa grazie ai crociati che, a Gerusalemme, trovarono la “Porte de Dieu” (Porta di Dio), che in ebraico si scrive “Shahar Adonay”. Da qui, sarebbe nato il nome Chardonnay. Anche se affascinante, questa storia rimane una curiosità storica, lasciando un sorriso sulle labbra di chi la ascolta.

Caratteristiche Uniche dello Chardonnay

La fama dello Chardonnay è dovuta alla sua incredibile adattabilità. Questo vitigno si adatta perfettamente a diversi climi e terreni, producendo una varietà di vini che vanno dai vivaci e frizzanti, ai ricchi e burrosi, fino ai dolci. È la base di molti Spumanti e Champagne, grazie alla sua capacità di evolversi bene nel legno e mantenere l’acidità durante la maturazione. La sua produttività è abbondante, ma richiede potature vigorose per mantenere la qualità del frutto. Predilige climi temperato-caldi, terreni collinari, argillosi e calcarei, e ambienti ventilati.

È un vitigno precoce ovvero che matura presto rispetto ad altri vitigni

Differenze Regionali

Lo Chardonnay esprime profumi e sapori differenti a seconda della zona di coltivazione:

  • Nelle zone fresche come lo Chablis in Francia, si percepiscono note di mela verde, limone e mineralità.
  • In climi moderati, emergono profumi di melone, mela gialla e pesca.
  • Nelle regioni più calde, si scoprono aromi tropicali di ananas, mango e carambola, con sapori che ricordano ribes e agrumi.

Evoluzione del Vino

La fermentazione malolattica trasforma gli acidi più duri in acidi più morbidi, conferendo al vino note di burro e crema. L’affinamento in legno aggiunge sentori di vaniglia, cannella e chiodi di garofano, mentre il metodo del battonnage arricchisce il bouquet aromatico.

Distribuzione Globale

Oltre che in Francia e Italia, lo Chardonnay è coltivato in Stati Uniti, Cile, Argentina, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa. In Italia, dopo essere stato a lungo confuso con il Pinot Bianco, è stato ufficialmente riconosciuto negli anni ’70. Nel 1984, l’Alto Adige Chardonnay è stato il primo a ottenere la DOC.

Lo Chardonnay è ampiamente coltivato a livello globale, con una superficie totale di circa 210,000 ettari.

Le sue rappresentazioni maggiori in purezza sono in Francia per i vini Chablis, Côte de Beaune, Pouilly-Fuissé, negli Stai Uniti con Sonoma Coast e Russian River Valley, in Australia con Margaret River, in Nuova Zelanda con Marlborough, mentre in assemblaggio con altri vitigni lo troviamo ancora in Francia nella Champagne per il vino omonimo e per il Crémant de Bourgogne, poi in Italia nel Franciacorta DOCG, nell’Alta Langa DOCG, nel Trento DOC, in Spagna nel Cava.

Essendo un vitigno che si adatta bene in ogni zona di produzione potete trovarlo in tante regioni d’Italia oltre ad altre nazioni del mondo come Sud Africa, tanto per citarne alcune.

Vitigni e archetipi

Gli archetipi sono modelli universali di personaggi, situazioni o simboli che ricorrono nella narrativa, nella mitologia e nella psicologia. Sono stati resi famosi da Carl Jung, che li ha descritti come immagini e temi ricorrenti che fanno parte dell’inconscio collettivo dell’umanità.

L’abbinamento ideale dello Chardonnay a un archetipo è con Il Mentore che è una Guida e insegna all’eroe, fornendo saggezza, strumenti o addestramento. Alcuni esempi di Mentore famosi sono Gandalf, Yoda, Albus Silente.

Perché Chardonnay e Mentore? Lo Chardonnay è versatile e adattabile, offrendo saggezza e comfort in molte forme. Può essere complesso e stratificato, come un mentore che offre guida e insegnamenti preziosi.

Aneddoto con un Personaggio Famoso

E ora, una chicca: si racconta che Sir Winston Churchill, celebre per la sua passione per il buon vino, avesse un debole particolare per lo Chardonnay. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Churchill ordinò casse su casse di questo vino per il suo bunker sotterraneo. Diceva che un bicchiere di Chardonnay lo aiutava a mantenere la calma e la lucidità necessarie per prendere decisioni cruciali. E chi siamo noi per contraddirlo?

Abbinamenti gastronomici

Vediamo alcuni esempi di abbinamenti italiani e stranieri con un vino Chardonnay

1. Italia: Risotto ai frutti di mare con Chardonnay affinato in legno

Un connubio classico che celebra la freschezza del mare e la complessità dello Chardonnay. La dolcezza dei frutti di mare si armonizza perfettamente con le note minerali e tostate del vino, esaltando la cremosità del risotto. Un abbinamento perfetto per una cena elegante o un pranzo in terrazza con vista sul mare.

2. Italia: Tagliatelle al ragù di coniglio con Chardonnay non boisé

Un secondo piatto ricco e saporito che trova nel Chardonnay non boisé, ovvero non affinato in legno, il suo compagno ideale. L’acidità vivace del vino bilancia la ricchezza del ragù di coniglio, mentre la sua struttura morbida accompagna i sapori del sugo e della pasta. Un abbinamento perfetto per un pranzo domenicale in famiglia o una cena tra amici.

3. Francia: Pollo alla cacciatora con Chardonnay omonimo

Un viaggio oltralpe per scoprire un abbinamento internazionale d’eccezione. Il pollo alla cacciatora, con la sua marinatura ricca di spezie ed erbe aromatiche, trova nello Chardonnay omonimo, prodotto nella regione francese della Borgogna, un partner perfetto. Le note speziate del vino si intrecciano con quelle del piatto, creando un connubio armonioso ed elegante. Un abbinamento ideale per una cena gourmet o un’occasione speciale.

Conclusione

Lo Chardonnay non è solo un vino; è un viaggio attraverso la storia, le regioni e i sapori del mondo. Perfetto per ogni occasione, dal semplice aperitivo ai più raffinati abbinamenti gastronomici. 

Salute!